glutine

Intolleranza al glutine
L’intolleranza al glutine è una disfunzione intestinale che si manifesta quando il corpo non tollera il glutine (proteina presente nel grano, nella segale, nell’orzo e nell’avena, anche se quest’ultima è oggetto di controversie e di ricerche per stabilirne l’effettivo ruolo).
La diffusione della malattia, comunemente chiamata celiachia o intolleranza al glutine, è sottostimata. La celiachia è una disfunzione permanente e può essere diagnosticata a qualsiasi età. Se la persona che ne è affetta consuma un alimento contenente glutine, le pareti di rivestimento dell’intestino tenue si danneggiano e subiscono una riduzione della capacità di assorbire nutrienti essenziali quali grassi, proteine, carboidrati, minerali e vitamine.
    
I sintomi includono diarrea, debolezza dovuta a perdita di peso, irritabilità e crampi addominali. Nei bambini, possono manifestarsi sintomi di malnutrizione come, ad esempio, una crescita insufficiente. Attualmente, l’unico aiuto per i pazienti celiaci è una dieta priva di glutine. I centri di dietologia e le organizzazioni di informazione sulla celiachia mettono a disposizione gli elenchi degli alimenti privi di glutine. Escludendo tale sostanza dalla dieta, l’intestino si ripara gradualmente e i sintomi scompaiono.

Cosa fa FUGAR per TE?
Ha selezionato una linea di referenze che non contengono glutine. Troverai queste informazioni nella sezione “prodotti” guardando la scheda articolo.

Cosa devi fare TU?
Per garantire l’assenza di glutine in un alimento è necessario rispettare determinate regole, soprattutto per evitare possibili contaminazioni crociate durante le varie fasi di produzione:

  • valutare tutti gli ingredienti utilizzati nelle produzioni (compresi additivi e aromi) sulla base delle schede tecniche/dichiarazioni/analisi dei fornitori;
  • porre attenzione alle condizioni di trasporto degli ingredienti, se sfusi o nel caso di rischio di possibile contaminazione. L’imballo della materia prima deve essere integro, non danneggiato e correttamente etichettato;
  • produrre e lavorare alimenti senza glutine in spazi e/o tempi diversi da quelli utilizzati per alimenti con glutine;
  • nel caso di linee di produzione comuni fare particolare attenzione alle operazioni di pulizia e sanificazione per eliminare qualsiasi residuo di lavorazione;
  • mantenere spazi separati e ben identificati, da dedicare allo stoccaggio dei prodotti/materiale di confezionamento con e senza glutine (vaschette/vetrine/scaffali/pedane..);
  • formare ed addestrare tutto il personale, coinvolgendolo nelle possibili problematiche relative al glutine;
  • integrare il proprio piano di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP con le procedure di gestione e controllo del rischio “glutine”(per es. valutare analisi quantitative sul glutine);
  • esporre “cartelli ingredienti” completi, dettagliati e chiari per informare correttamente il consumatore (soprattutto sui possibili “allergeni”contenuti).

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